Distante da Trapani appena 45 km e circa 75 km da Palermo, San Vito Lo Capo si estende su una baia dalle acque poco profonde e tranquille, tra la Riserva Naturale dello Zingaro e quella di Cofano.
San Vito Lo Capo, definito "Perla della Costa", non è l'unica meraviglia da scoprire in questo incontaminato tratto di Costa della Sicilia Occidentale, perchè a soli 3 km incontriamo Macari, che ci regala romantici tramonti sul Golfo di Cofano, e Castelluzzo a 9 Km, le cui calette di ciottoli e la piccola spiaggia contribuiscono a rendere magico lo scenario che si presenta agli occhi del turista che si appresta a vivere a San Vito Lo Capo una vacanza da sogno. I nostri clienti di appartamenti San Vito Lo Capo ne sono rimasti sempre affascinati.
Poi, per chi ama vivere la vacanza in maniera più intensa, non manca la possibilità di compiere escursioni e trekking alla Riserva dello Zingaro, visite ai vicini siti archeologici di Segesta e Mothya (solo per citarne alcuni), visite alle Isole Egadi, che si affacciano sul porto di Trapani, gite in barca, corsi di vela e di sub ecc..
Cenni di storia a San Vito Lo Capo
Della presenza umana a San Vito Lo Capo si hanno testimonianze risalenti l'anno mille a.c., grazie ad alcuni reperti storici recuperati all'interno delle tantissime caverne ricavate nelle falesie di cui è ricca la costa. Altri resti di sepolture ipogee risalenti ad un periodo successivo confermano la presenza di insediamenti di natura stanziale. La storia di San Vito Lo Capo è legata in ogni modo a San Vito Martire, un giovane che per sfuggire ai rigori dell'ennesima persecuzione ordinata da Diocleziano (303-304), e alla collera del padre Ila e del prefetto Valeriano, insieme al suo maestro Modesto e Crescenzia (la nutrice), scappa via mare da Mazara e aiutato dai venti giunse a Monte Erice (Capo Egitarso per gli antichi). Qui cominciò a diffondere la parola di Dio tra la gente del posto, ma in seguito dovette andar via anche da Capo Egitarso e riprendere, accompagnato dai due educatori, il suo peregrinare che lo portò dalla Sicilia alla Campania e poi in Lucania, compiendo diversi miracoli. Vito morì giovanissimo il 15 giugno del 299 d.C. (o 304 d.C.).
Sempre più numerosi divennero i fedeli devoti al Martire Vito ed essi fecero costruire una cappella che più volte è stata ripresa nei secoli e trasformata nell’attuale Santuario-Fortezza per proteggere i pellegrini che vi si recavano per adorare il Santo.
Come nacque San Vito Lo Capo
All'inizio del '700 iniziarono a comparire le prime case tutto intorno al Santuario e verso la fine dello stesso secolo, attorno alla chiesa esisteva già un piccolo nucleo di abitazioni. Nasceva così San Vito Lo Capo.
Nel XVIII secolo San Vito Lo Capo fu censita per volere del regio governo che affidò terreni a chiunque volesse bonificarli, con l'obbligo di residenza.
La giurisdizione di Erice, di cui San Vito Lo Capo faceva parte, divise così il territorio in tre distinti borghi da abitare, nascevano così San Vito Lo Capo, Macari e Castelluzzo. Ci vollero ancora 150 anni affinchè San Vito Lo Capo si distaccasse da Erice diventando Comune autonomo grazie ad una legge Regionale del 1952, nacque così il Comune di San Vito Lo Capo con annesse le frazioni di Macari e Castelluzzo.
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